Ogni operazione si sa, comporta sempre qualche piccola controindicazione o qualche problemino postumo, anche nel caso di operazioni ai piedi. Ecco perché oggi vi vorremmo parlare di cosa succede in seguito a un’operazione per alluce valgo e del piede gonfio post operatorio.
L’alluce valgo
Partiamo dalla definizione del problema. L’alluce valgo è una deformazione del primo dito del piede che risulta deviato lateralmente verso le altre dita e che comporta anche una sporgenza mediale del primo osso metatarsale. Molte volte per eliminare o prevenire il nascere di questo problema, esistono molte accortezze che ognuno di noi dovrebbe seguire. Ma purtroppo non sempre, seguendo queste accortezze si riesce a prevenire o a eliminare il problema. Per questo motivo e soprattutto in questi casi occorre intervenire con una vera e propria operazione chirurgica. Quest’ultima può essere svolta attraverso varie tecniche e queste dipendono da un aspetto molto delicato che è quello di distinguere una deformità isolata da una deformità parte di una sindrome.
Svolta l’operazione, non bisogna poi dimenticare i suoi postumi e uno di questi è appunto il piede gonfio post operatorio.
Riposo forzato a causa del piede gonfio dopo l’operazione
La principale conseguenza di un intervento all’alluce valgo è sicuramente il piede gonfio post operatorio. In questo caso per diminuire il gonfiore, occorre un periodo di riposo del piede e del corpo. Il riposo è consigliato soprattutto per i primi 15 giorni. Superati questi giorni avverrà il primo controllo post operatorio per rimuovere i punti ed eseguire un secondo bendaggio correttivo con la possibilità di iniziare alcuni esercizi di mobilizzazione dell’alluce. A 30 giorni dall’intervento verrà effettuata una radiografia che se positiva permetterà al paziente di tornare a camminare con un paio di calzature comode. Solo dopo 90 giorni, se tutto si è concluso positivamente, il paziente potrà indossare scarpe esteticamente appaganti e iniziare le attività sportive praticate in precedenza.