In generale possiamo definire il piede cavo come una malformazione anatomica per cui il piede presenta un arco plantare mediale più alto rispetto alla norma. Questo implica una modificazione dell’appoggio al suolo e una diversa distribuzione del peso corporeo sui piedi. Vediamo insieme più nel dettaglio di cosa si tratta.
Il piede cavo: cause e sintomi
Il piede cavo è una deformità anatomica che si presenta nell’individuo che ne soffre con un arco plantare del piede eccessivamente alto. Questo arco plantare modifica l’appoggio dei piedi al suolo, appoggio che interessa esclusivamente il tallone e la zona anteriore.
Le cause che portano all’insorgere di questa patologia sono diverse. Le principali potrebbero essere: una condizione congenita, una adattiva che dipende da determinati fattori favorenti e una condizione idiopatica, vale a dire per motivi sconosciuti o non identificabili.
Per quanto riguarda invece i sintomi si riscontrano spesso: dolore o fastidio ai piedi e alla caviglia, instabilità delle caviglie, senso di rigidità e/o insensibilità ai piedi, difficoltà a stare in piedi tante ore consecutive, comparsa di calli e presenza di dita a uncino o dita a martello.
I trattamenti da seguire
I trattamenti per il piede cavo dipendono da almeno tre fattori fondamentali: la causa, la severità dei sintomi e la rapidità con cui la condizione del piede cavo si è instaurata e ha indotto alla comparsa dei disturbi. A seconda delle cause i podologi possono optare per una terapia non-chirurgica (o conservativa) o per una terapia chirurgica. Nel primo caso, tra i trattamenti conservativi più utilizzati ci sono l’uso di ortesi plantari o rialzi da inserire nelle calzature, esercizi di stretching o di potenziamento del muscolo, l’utilizzo di scarpe adatte alla condizione di piede cavo, la somministrazione di farmaci antidolorifici, un periodo di riposo ed esercizi di fisioterapia.
Nel caso in cui le terapie conservative non siano state efficienti per la risoluzione del problema si passa all’intervento chirurgico vero e proprio.