Con questo articolo vi vogliamo far conoscere eventuali problemi che potrebbero colpire i nostri piedi facendo un vero e proprio excursus nel mondo dell’ipercheratosi. Parleremo di questa particolare patologia, dei suoi sintomi, le cause e i rimedi per combatterla al meglio. Ma vediamo di cosa si tratta nel dettaglio per prepararsi a ogni eventuale problema legato a questo particolare tipo di patologia.
L’ipercheratosi: le cause e i sintomi
L’ipercheratosi sembra quasi una brutta parola al pronunciarla, ma dovete sapere che in realtà non è proprio così. È un piccolo fastidio ma facilmente gestibile e soprattutto risolvibile. Ma non perdiamo altro tempo! Ecco di cosa si tratta nel dettaglio.
L’ipercheratosi in realtà é una particolare alterazione della pelle che consiste nel suo ispessimento. Questo è dovuto principalmente a un accumulo di cellule epiteliali o cheratinociti. Questi ultimi si formano sullo strato basale dell’epidermide e vengono espulsi al termine del loro ciclo (che di solito può durare fino a 40 giorni), dalla superficie cutanea attraverso il processo di desquamazione. Le cause principali che portano alla formazione dell’ipercheratosi sono le seguenti: senescenza (vecchiaia), difetti posturali, calzature inappropriate e altre patologie come ad esempio psoriasi, eczema e HPV.
Spesso si manifesta attraverso vari sintomi. Quelli più evidenti e costanti sono i seguenti: calli e duroni, verruche, eczema, ittici e lichen planus.
Come curare l’ipercheratosi
L’ipercheratosi e la secchezza della cute del piede sono solitamente secondari a molteplici sollecitazioni endogene ed esogene del piede. I primi rimedi per combatterla sono da sempre stati il controllo primario della componente immunitaria iperattiva e quindi la modulazione del mastocita, il rispetto del turnover dei cheratinociti e l’adeguamento ammorbidente della cute. A tal proposito, in commercio esistono dei gel a base di Adelmidrol che permettono questo tipo di controllo. In più sarebbe importante apportare sul tessuto ipercheratosico l’Urea, una sostanza capace di inibire l’accumulo delle cellule cheratinocitiche che induriscono la cute.