L’alluce valgo e dito a martello sono due delle principali patologie che interessano il nostro piede. Spesso possono manifestarsi singolarmente oppure contemporaneamente essendo l’una la conseguenza dell’altra.
Cerchiamo di capire bene la differenza tra le due patologie.
L’alluce valgo e il dito a martello
Prima di passare alle differenze è opportuno conoscere cosa siano queste due patologie che colpiscono il nostro piede. L’alluce valgo e dito a martello sono due patologie singolari che solo in rari casi si presentano contemporaneamente essendo l’una la probabile conseguenza dell’altro. Ma arriviamoci per gradi.
L’alluce valgo è una deformazione del primo dito del piede che appare deviato lateralmente verso le altre dita con contemporanea sporgenza mediale del primo osso metatarsale.
Il dito a martello invece è una deformità del piede che può interessare una o più dita del piede, nella maggior parte dei casi il secondo e terzo dito. Questa deformità consiste nella flessione dell’articolazione intermedia del dito stesso, con tipico atteggiamento “curvo” o “ad artiglio”. Questa seconda patologia si verifica in seguito a diversi casi tra i quali: lassità capsulo legamentose, presenza di piede cavo, lesioni degenerative quali l’artrite reumatoide oppure associato ad alluce valgo.
Le differenze tra le due patologie
Senza dubbio la prima e sostanziale differenza è la deformità del piede. Come abbiamo visto prima il piede colpito da alluce valgo e dito a martello può assumere due aspetti diversi. Un’altra importante differenza è inoltre basata sui sintomi. L’alluce valgo comporta una progressiva infiammazione e degenerazione dei tessuti molli circostanti che spesso generano una borsite acuta, in grado di indurre un’ulcerazione locale e di causare infezioni. Il dito a martello invece presenta una retrazione rigida, che entra in conflitto con la calzatura, creando una callosità dolorosa, arrossata, talvolta ulcerata fino a sfociare in una callosità plantare dolente. Queste sono le principali differenze anatomiche e sintomatologiche.
Per quanto riguarda la loro cura, più che di differenze è più utile parlare di somiglianze. Entrambe le patologie prevedono sempre dei trattamenti correttivi iniziali e se, tramite questi, non si riesce a ottenere nessun miglioramento si passa a un vero e proprio intervento chirurgico.