Il piede diabetico, rappresenta una terribile complicazione del diabete che si manifesta con uno stato morboso e che si sviluppa come conseguenza di neuropatia, tipiche condizioni patologiche della malattia metabolica d’origine.
Di cosa parliamo esattamente?
Per piede diabetico si intende una complicanza cronica del diabete mellito cha a sua volta provoca delle alterazioni sia anatomiche che funzionali di piede e caviglia. È considerata una sindrome decisamente invalidante e a seconda dei danni prodotti si distingue in: piede diabetico neuropatico e piede neuroischemico.Il primo è prodotto da alterati livelli di glucosio nel sangue sul nervo. In questo caso danneggia le fibre nervose sensitive, motorie e vegetative dell’arto. I sintomi principali sono perdita progressiva della sensibilità termica, tattile e dolorifica e un’alterazione anatomica del piede.
Per quanto riguarda invece il piede neuroischemico, questo è dovuto al deficit vascolare arterioso vale a dire che il paziente è soggetto a una riduzione del flusso di sangue al piede generato dall’alterazione dei vasi sanguigni degli arti inferiori. In questo caso il piede diventa ischemico e più soggetto allo sviluppo di necrosi e cancrena.
Spesso la cura migliore per questo tipo di patologia è la prevenzione, ecco perché è più opportuno parlare della sua prevenzione e non della cura del piede che spesso risulta tardiva e quindi inutile.
La prevenzione per combattere l’insorgere del problema
La prima forma di prevenzione del piede sono i controlli regolari, volti a verificare l’entità del rischio. Nella maggior parte dei casi, analizzare il piede permette infatti di evitare il nascere e il degenerare della patologia.
Per effettuare una buona prevenzione sono consigliati piccoli accorgimenti, tra questi:
- Identificazione del piede a rischio;
- Ispezione periodica ed esame del piede a rischio;
- Educazione dei pazienti, dei familiari e dei sanitari;
- Calzature adeguate;
- Trattamento delle lesioni pre-ulcerative.
Tutte queste precauzioni, soprattutto nel caso di pazienti diabetici e dei suoi familiari, vanno effettuate insieme a un medico specialistico che dovrà seguire il soggetto in ogni fase della prevenzione. In autonomia il paziente invece potrà prestare grande attenzione nell’eseguire il taglio delle unghie. Questo perché ogni singola lesione, se pur piccola, si potrebbe trasformare in una pericolosa lesione che non va mai trascurata in presenza di diabete e successivo piede diabetico.